RACI: “Rick” miglior toro adulto (oltre 36 mesi) di razza marchigiana

Con i suoi 15 quintali di peso e soprattutto per la sua accentuata muscolosità che ne accentua la notevole mole, “Rick”, toro cresciuto nell’allevamento dei fratelli Mei a Morrovalle ha preso sulla sua testa le insegne di miglior toro adulto (categoria oltre 36 mesi di età) di razza bovina marchigiana. Il concorso tra i bovini iscritti al Libro genealogico della Marchigiana, che l’Anabic indice ogni anno all’interno della Rassegna agricola centro Italia di Macerata, è rimasto comunque ad appannaggio della stessa “famiglia”: Rick, infatti, ha tolto scettro di miglior toro della categoria al fratello Raggio, vincitore alla Raci per due anni consecutivi, nel 2008 e nel 2009. Entrambi i tori, che al momento della premiazione di Rick sono stati condotti insieme sotto al palco della autorità da Marco e Gilberto Mei, sono figli di Otello, toro campione della razza nel 2007, a sua volta figlio di Erode, incoronato “re” nell’edizione della Raci nel 2002, il quale era cresciuto tra la fine degli anni ’90 e i primi di questo secolo nel Centro Tori di Macerata, gestito dall’Associazione provinciale allevatori. Dino Mosca, direttore dell’Apa, non ha nascosto la sua soddisfazione, sottolineando come l’azione del Centro, annesso all’Istituto tecnico agrario di Macerata, continui a dare un contributo determinante al miglioramento della Marchigiana, ormai affermatasi, sia in Italia, sia all’estero, come razza animale da carne di indiscussa qualità. Il “seme” di “Erode” e quello di altre decine di tori allevati nel Centro maceratese negli ultimi dieci anni hanno già fatto il giro del mondo in allevamenti del Sud America, della Nuova Zelanda e del Sud Africa dove il bovino “marchigiano” è molto diffuso e prossimamente con molta probabilità anche in Paesi del Nord Africa e dell’Africa sub-sahariana. Non ha caso insieme al presidente della Provincia, Franco Capponi, al momento di premiare Rick, c’era l’ambasciatore delle Mauritania in Italia, Aly Haiban, intervenuto a tutti e tre i giorni della Raci insieme a rappresentanti di Governi di altri quattro Paesi africani.
Alla cerimonia di premiazione hanno preso parte anche l’assessore all’agricoltura, Patrizio Gagliardi, il sindaco di Macerata, Romano Carancini, presidenti di associazioni di categoria, dirigenti dei servizi agricoltura della Regione e Roberta Abodi della direzione per i Paesi dell’Africa sub-sahariana del Ministero degli Esteri.
Il presidente della Provincia, Franco Capponi, ha ringraziato tutti gli allevatori per l’impegno e la passione che mettono nel loro lavoro e per gli esaltanti risultati raggiunti nella qualità della razza bovina Marchigiana. Da parte dell’Amministrazione provinciale – ha aggiunto Capponi – c’è la volontà di potenziare e rinnovare ancora la Raci che già quest’anno ha potenziato l’aspetto tecnico-scientifico con appositi convegni (tra questi quello sulla nuova razza del “Suino della Marca” ) e riportando in fiera il settore della meccanizzazione agricola. L’assessore Gagliardi ha annunciato che dal prossimo anno la Raci sarà ulteriormente anticipata all’inizio della primavera allo scopo di favorire una ancora maggiore partecipazione di espositori ed operatori, entrando così in “concorrenza” più diretta con le altre due importanti fiere agricoli nazionali del centro Italia, quelle di Bastia Umbra e di Lanciano.

Contenuto inserito il 16/05/2010

RACI: “Rick” miglior toro adulto (oltre 36 mesi) di razza marchigiana

Con i suoi 15 quintali di peso e soprattutto per la sua accentuata muscolosità che ne accentua la notevole mole, “Rick”, toro cresciuto nell’allevamento dei fratelli Mei a Morrovalle ha preso sulla sua testa le insegne di miglior toro adulto (categoria oltre 36 mesi di età) di razza bovina marchigiana. Il concorso tra i bovini iscritti al Libro genealogico della Marchigiana, che l’Anabic indice ogni anno all’interno della Rassegna agricola centro Italia di Macerata, è rimasto comunque ad appannaggio della stessa “famiglia”: Rick, infatti, ha tolto scettro di miglior toro della categoria al fratello Raggio, vincitore alla Raci per due anni consecutivi, nel 2008 e nel 2009. Entrambi i tori, che al momento della premiazione di Rick sono stati condotti insieme sotto al palco della autorità da Marco e Gilberto Mei, sono figli di Otello, toro campione della razza nel 2007, a sua volta figlio di Erode, incoronato “re” nell’edizione della Raci nel 2002, il quale era cresciuto tra la fine degli anni ’90 e i primi di questo secolo nel Centro Tori di Macerata, gestito dall’Associazione provinciale allevatori. Dino Mosca, direttore dell’Apa, non ha nascosto la sua soddisfazione, sottolineando come l’azione del Centro, annesso all’Istituto tecnico agrario di Macerata, continui a dare un contributo determinante al miglioramento della Marchigiana, ormai affermatasi, sia in Italia, sia all’estero, come razza animale da carne di indiscussa qualità. Il “seme” di “Erode” e quello di altre decine di tori allevati nel Centro maceratese negli ultimi dieci anni hanno già fatto il giro del mondo in allevamenti del Sud America, della Nuova Zelanda e del Sud Africa dove il bovino “marchigiano” è molto diffuso e prossimamente con molta probabilità anche in Paesi del Nord Africa e dell’Africa sub-sahariana. Non ha caso insieme al presidente della Provincia, Franco Capponi, al momento di premiare Rick, c’era l’ambasciatore delle Mauritania in Italia, Aly Haiban, intervenuto a tutti e tre i giorni della Raci insieme a rappresentanti di Governi di altri quattro Paesi africani.
Alla cerimonia di premiazione hanno preso parte anche l’assessore all’agricoltura, Patrizio Gagliardi, il sindaco di Macerata, Romano Carancini, presidenti di associazioni di categoria, dirigenti dei servizi agricoltura della Regione e Roberta Abodi della direzione per i Paesi dell’Africa sub-sahariana del Ministero degli Esteri.
Il presidente della Provincia, Franco Capponi, ha ringraziato tutti gli allevatori per l’impegno e la passione che mettono nel loro lavoro e per gli esaltanti risultati raggiunti nella qualità della razza bovina Marchigiana. Da parte dell’Amministrazione provinciale – ha aggiunto Capponi – c’è la volontà di potenziare e rinnovare ancora la Raci che già quest’anno ha potenziato l’aspetto tecnico-scientifico con appositi convegni (tra questi quello sulla nuova razza del “Suino della Marca” ) e riportando in fiera il settore della meccanizzazione agricola. L’assessore Gagliardi ha annunciato che dal prossimo anno la Raci sarà ulteriormente anticipata all’inizio della primavera allo scopo di favorire una ancora maggiore partecipazione di espositori ed operatori, entrando così in “concorrenza” più diretta con le altre due importanti fiere agricoli nazionali del centro Italia, quelle di Bastia Umbra e di Lanciano.

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